venerdì 30 maggio 2008

Anfore fenicie e puniche


Le anfore vennero utilizzate nell’antichità come contenitori per trasportare generi alimentari, sia solidi che liquidi. Si tratta di recipienti dalle pareti spesse, perché non si rompessero durante i trasporti, con due anse robuste
(i manici)ed un fondo a punta per poter afferrare l’anfora anche alla base. Il collo poteva essere allungato e di forma cilindrica, come nella maggior parte delle anfore greche e in alcune anfore puniche, o poteva essere appena indicato, come in quasi tutte le anfore puniche e puniche. Le anfore vengono realizzate in argilla; il corpo è modellato a tornio e le anse sono eseguiti a mano ed in seguito applicate.
Sull’isola di Mozia sono state trovate sia anfore di tipo greco che anfore di tipo fenicio e punico. Le più antiche anfore finora ritrovate sono databili alla fine dell’VIII sec.a.C.; si riconoscono per la forma del corpo che si può paragonare a quella di un “cuore”. Dagli scavi della necropoli provengono anfore intere, utilizzate come urne cinerarie. In seguito il coro dell’anfora si allunga fino ad assumere, nel IV sec.a.C., una forma quasi cilindrica, in alcuni casi con delle scanalature sul corpo, per poterle meglio afferrare. Come detto, le anfore servivano per trasportare gli alimenti da una ragione all’altra; come coperchio venivano usati diversi materiali, a seconda del tipo di collo del vaso: se il collo era lungo, si potevano utilizzare pigne o piccoli vasi cilindrici che venivano infilati nel collo e poi erano sigillati con resina o catrame o calce. Nel caso delle anfore fenicie e puniche, quasi tutte senza collo, molto probabilmente si usavano pelli di animali, impermeabilizzate con catrame e trattenute con funi o coperchi realizzati oppositamente per le anfore.

Il vaso “a chardon” è frequente nelle tombe più antiche della necropoli; è privo di anse ed è ha una particolare forma rastrellata (a cardo) che dà nome al vaso. Non si conosce la funzione di questo contenitore.

Il “dipper”, vaso – attingitoio, presente nelle colonie occidentali e nelle città della Fenicia, aveva, probabilmente, la funzione di trasferire piccole quantità di liquidi costosi o pregiati (olio, vino?) da un contenitore di grandi dimensioni (anfora cratere) ad altri più piccoli (brocche)

Il piatto è presente in tutte le colonie occidentali e proviene da modelli già usati delle città della Fenicia. È probabile che l’uso di questo contenitore, non particolarmente capiente, sia collegato ad abitudini alimentari che prevedono cibi a basi di carne o pesce oltre alle polente che dovevano essere consumate in ciotole più profonde.

Le lucerne, necessario per l’illuminazione, sono dei piccoli piatti provvisti di uno o due beccucci per lo stoppino.

Vanessa e Serena

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