venerdì 30 maggio 2008

La lavorazione della ceramica

Nelle città fenicie i forni per la cottura della ceramica erano numerosi ed erano costruiti all’interno di vere e proprie “officine”.
L’argilla era pestata a piedi nudi per renderla malleabile, e veniva posta sul tornio pronta per essere lavorata dalle mani del vasaio. Sul tornio la ceramica veniva lavorata e si poteva fare qualsiasi forma con le mani. Grazie alla velocità in cui girava si facevano tanti vasi in breve tempo, una volta finiti di lavorarli si lasciavano essiccare al sole per eliminare l’acqua e metterli nel forno.
Spesso alcuni vasi dopo averli messi dentro il forno si rompevano o si deformavano a causa di un po’ d’acqua o per la temperatura troppo calda che c’era nel forno. Per evitare questo impastavano con l’argilla alcuni materiali come paglia, sabbia o gusci dei molluschi triturati finemente.
I forni erano divisi in due parti: la camera di combustione, dove veniva messa la legna, e la camera di cottura, dove saliva il calore e i vasi venivano cotti.
Attraverso il laboratorio di ceramica ho visto com’egli antichi lavoravano la ceramica. Per me lavorarla è stata un’esperienza bella.
Michela!

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