venerdì 30 maggio 2008

Mozia




Dalle basse acque dello Stagnone di Marsala emerge Mozia, un’ isola di appena 40 ettari.
Mozia fu un insediamento fenicio-punico molto importante per la sua vicinanza alla potente Cartagine.
Fondata nell’VIII secolo a.C. dai fenici di Tiro,fu distrutta nel 397 a.C. .
Il significato della parola “MOZIA” potrebbe essere ”FILANDA”, infatti era famosa per la produzione dei tessuti tinti con la porpora dei molluschi.
I resti dell’ antica città fenicia sono tornati alla luce in seguito agli scavi fatti da GIUSEPPE WHITAKER, ricco mercante che, dal 1875 iniziò una campagna di scavi che permisero di ritrovare molti reperti fenici.
I reperti sono conservati nella VILLA WHITAKER, sull’isola, che è diventata Museo.
Sul lato sud dell’isola c’è il COTHON, un porto artificiale, di forma rettangolare di 50 m per 37; qua ,forse, venivano portate le navi per essere riparate.
Uno dei luoghi più suggestivi è il TOPHET, l’area sacra dove i fenici facevano i sacrifici in onore del dio Baal.
All’ interno di questo recinto sono stati ritrovati sette strati di urne cinerarie con i resti delle vittime, conficcate a metà nel terreno. La leggenda dice che contenevano i resti di bambini appena nati, ma è più sicuro che contenessero resti di animali.
Altre alle urne, ci sono centinaia di stele scolpite in pietra e decorate con simboli del mondo punico.
Vicino al Museo si trova la CASA DEI MOSAICI, con pavimentazioni raffiguranti animali reali e immaginari.
Nel MUSEO sono conservati molti reperti:
un gruppo in pietra con 2 leoni che azzannano un toro, la maschera ghignante, la statuetta fittile (cioè fatta di terracotta) con una figura nuda ornata di collane e cintura che porta le mani ai seni, vasi in pasta vitrea policroma (cioè di diversi colori), stele funerarie, amuleti, armi, gioielli, ecc……
Anna e Alessio

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